Wednesday, March 21, 2012

Ben Bova - Ciclo \"Gli Esiliati\" (1971-1975) - ITA

Ben Bova - Ciclo \

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I condannati di Messina
Messina è destinata a diventare sede del supergoverno mondiale. La città, certo, non sarà più la stessa. Torri e palazzi fantascientifici domineranno lo stretto; uomini dotati d'immenso potere e carichi d'immense responsabilità guarderanno pensosi verso la Calabria; e celebri scienziati di tutto il mondo si ritroveranno, sbigottiti, a Messina, trasportati qui con le buone e con le cattive insieme alle loro famiglie. Una gravissima decisione è stata presa al più alto livello: ancora una volta la scienza sta per mettere in pericolo mortale non solo la società ma l'umanità stessa. E la scienza deve essere messa in condizioni di non nuocere. L'ordine spietato (o pietoso?), necessario (o criminale?) partirà da Messina.

L'Astronave dei 20.000
Al tempo dei "Condannati di Messina" (Urania n. 601) vedemmo partire dalla Terra una singolare astronave-prigione con a bordo migliaia di "indesiderabili". Ora sono passati cinquant'anni. Il gigantesco veicolo spaziale, la cui popolazione è più che raddoppiata, è in vista di Prossima Centauro. Ma dopo circa mille miliardi di chilometri nello spazio, come un'auto dopo centomila chilometri su strada, anche la più grossa e robusta delle astronavi comincia a dare dei fastidi. Ce la faranno i nostri esiliati ad arrivare su un pianeta abitabile? Il segnale d'allarme, l'incendio, i cinquanta morti con cui si apre il romanzo, permettono di dubitarne.

Ritorno dall'esilio
Arrivati appena alla terza generazione l'astronave va in precipitosa decadenza e i pochi sopravvissuti, tutti appena adolescenti, sono regrediti ad uno stato tribale.

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